La moda spesso ritorna e questo è il caso dei pantaloni cargo che stanno tornando nelle vetrine anche se in chiave un po’ rivisitata.
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L’origine dei pantaloni cargo
I pantaloni cargo iniziano la loro comparsa negli anni ’30 come capo da lavoro. Cosa sono i pantaloni cargo? Corredati da tante tasche per ospitare gli attrezzi da lavoro degli operai sono stati progettati per utilità. Allo stesso modo e per le stesse motivazioni sono stati adottati dai militari: la loro forma è molto pratica per tenere armi e munizioni di riserva. Nella versione nativa anche il tessuto era molto resistente in modo da poter affrontare il lavoro che doveva essere fatto. Tornati dalla guerra, in particolare da quella del Vietnam, gli ex soldati hanno continuato ad indossare questi pantaloni diffondendo l’abitudine a vederli e a portarli.
Da questi stessi pantaloni derivano i cargo short cioè la versione corta degli stessi. In questo periodo il genere cargo era di appannaggio degli uomini, poiché erano relegati all’ambito lavorativo, in particolare di lavori che, almeno in quell’epoca, non potevano essere svolti da una donna.
I pantaloni cargo negli anni Novanta
Negli anni Novanta la tendenza cambia, grazie a stilisti come Ralph Lauren che li hanno fatti diventare protagonisti delle sfilate. Erano i tempi in cui tutto lo stile militare faceva tendenza e i pantaloni cargo si portavano soprattutto lunghi abbinati ad anfibi e giacche militari. Dall’altra parte ne hanno fatto un loro capo anche i rapper che sceglievano modelli particolarmente larghi in modo da potersi esibire facilmente in passi hip hop durante le loro performance, ragione per cui erano indossati come una tuta assieme a scarpe da ginnastica e maglietta e le numerose tasche erano perennemente vuote.
Anni di benessere economico andavano a cercare una contraddizione con uno stile più basico, che ricordava un po’ anche le origini dello stesso stato attuale: le guerre e il lavoro nelle fabbriche. Questa volta i pantaloni sono indossati anche dalle donne che assumono un abbigliamento completamente maschile per portarli. Sono proprio loro che spesso li indossano con anfibi e giacche militari, in contrasto con il trucco piuttosto evidente di quegli anni.
Si diffondono anche gli short cargo che vengono associati facilmente a Leonardo di Caprio e si creano tantissime versioni dei pantaloni cargo. Appaiono anche nella lunghezza pinocchietto, larghi e stretti, con e senza risvolti, a vita alta e a vita bassa. Poi, grosso modo dagli anni Duemila, cominciano ad essere considerati passati e relegati di nuovo al loro ambito lavorativo, dove l’utilità è indubbia.
Cosa sono i pantaloni cargo oggi
Da un paio di anni sono tornati nuovamente in auge in varie versioni. Ci sono le fantasie militari che mettono in evidenza le loro origini, appaiono le fatture in tessuti raffinati per una nota più elegante, si presentano stretti alla caviglia oppure larghi pronti per essere risvoltati. La moda li vede soprattutto nella versione femminile, anche se si trovano ugualmente nella moda uomo all’incirca con la stessa fattura: stretti alla caviglia, formati da tessuti preziosi, oppure completamente militareggianti.
Quando c’è un ritorno di moda si teme spesso di apparire come quello che ha riesumato una mummia dall’armadio. Per non ottenere questo effetto, basta non esagerare con l’effetto militare che negli anni Novanta era un must. Così si può abbinare ad una camicia di raso per una donna e una camicia e un pullover per un uomo. Meglio poi evitare di scegliere capispalla che possano ispirare eccessiva sportività. In questo modo ci possono stare anche gli anfibi o le scarpe da skater.
Il ritorno di questo capo testimonia la volontà di poter indossare un abbigliamento pratico piuttosto che uno solo bello esteticamente e di affermare di fronte al mondo che non è importante cosa pensano gli altri: torna alla ribalta la libertà.